L'album è un omaggio all'attrice che più di ogni altra ha inciso con
la sua immagine sulla storia del costume, icona di una nuova e
controversa femminilità, fatta di trasgressione e conformismo,
provocazione ed innocenza. La sua bellezza esuberante, perfetta
nelle forme e nel portamento, grazie agli studi di danza classica,
fu determinante a lanciarla nel mondo del cinema. Balzata ai vertici
della popolarità internazionale con il film "Et Dieu créa la femme
(Piace a troppi)" con la celeberrima scena in cui danza uno sfrenato
e disinibito Mambo, la Bardot interpreterà in circa venti anni di
carriera alcuni film di spessore che la consacreranno come attrice
di un certo rilievo: "La ragazza del peccato", "La verità", "Vita
privata", "Il disprezzo". La sua vita sentimentale, condotta con
spregiudicatezza tra matrimoni, divorzi, nuove relazioni ne farà in
tutti gli anni della sua attività un grande fenomeno divistico, che
susciterà l'interesse dei giornali scandalistici del tempo, ma anche
di scrittori e filosofi. Nel suo ultimo film "Colinot l'alzasottane"
appare già evidente la sua inclinazione animalista che la porterà a
dedicare a questa causa tutto il resto della sua vita.
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