Per la scena rappresentata
sulla locandina Sandro Simeoni si è ispirato al bozzetto, più grande ed
elaborato, da Lui disegnato per "I racconti di Canterbury";
sono state riprese alcune figure, ne sono state aggiunte di nuove.
Da un 'intervista all'
autore del bozzetto: "I Racconti di Canterbury è il miglior manifesto
che abbia fatto per Pasolini. Il manifesto venne sequestrato per tre
donne a seno nudo e per due sederi, ma ci sono due scene delle quali
nessuno si è accorto, grazie al modo in cui le ho dipinte: una donna che
sta masturbando un uomo e un'altra che viene presa da dietro da un altro
uomo". Chi ha avuto il piacere di conoscere personalmente il maestro
Simeoni (il sottoscritto l'ha conosciuto frequentando la SAC di Roma,
n.d.r.)
può comprendere in pieno le sue dichiarazioni; vissuto per il proprio lavoro dipingendo
quasi 3.000
manifesti per le maggiori case cinematografiche italiane ed americane, ha saputo calare nei propri dipinti sé stesso e i propri affetti;
innamorato della moglie, spesso l'ha ritratta, e spesso ha raffigurato
sé stesso nei propri disegni; nel manifesto, tra le figure stilizzate,
troviamo Pasolini. Il suo rapporto con la censura è sempre stato
particolare, un gioco infinito tra "guardie e ladri"; le
guardie, i censori, sequestrano e condannano; il ladro, il pittore, utilizza la propria abilità per
raggirarli: "potevo giocarci con certa gente della censura", dichiarava Simeoni. Anche questi aneddoti fanno parte della storia della
censura in Italia. |