Le mutande della censura

  

Manifesto 140x200

Amor non ho... però, però

Anno 1951 - Regia: Giorgio Bianchi

Da un'intervista di Enrico De Seta, autore del bozzetto

"Il manifesto che fu sequestrato vedeva la Lollobrigida in piedi, coperta da uno scialle che le lasciava scoperti il collo, la testa e le gambe sotto il ginocchio; lo scialle, su cui era scritto il titolo del film, era tenuto con la mano destra da Renato Rascel che si copriva dietro di esso anch'egli stando accanto alla Lollobrigida. Allora, era il 1951, eravamo nella censura democristiana, quindi religiosa, e la religione fa comodo alla politica; una parrocchiana, indubbiamente di una certa età, segnalò la cosa al parroco il quale intervenne subito, facendo scattare la denuncia. Perchè, ecco la cosa divertente, la mano destra di Rascel reggeva lo scialle, ma la sinistra, non vista, che cosa faceva? Quindi la malizia era parte del censore, nessuno ci avrebbe pensato. Quando, chiamato in giudizio, feci presente al giudice questa malizia, questi scoppiò a ridere e la cosa cadde nel ridicolo".