Le vicissitudini di un manifesto:
L'Unità in un articolo del 28
febbraio informa di una denuncia presentata da un privato cittadino per
l'esposizione di alcuni manifesti cinematografici:
Assoluzione per manifesti
di cinque film
Gli agenti di
Torino della Metro Goldwin Mayer, New Films International, Cineriz,
Globe International e Jolly Film sono stati assolti in tribunale
dall'accusa di offesa alla pubblica decenza loro rivolta dal
Dott.Massara, uno studioso di endocrinologia, per aver esposto
rispettivamente i manifesti pubblicitari dei film "Venere in visone",
"Ferragosto in bikini", "Femmine di lusso", "Le ambiziose" e
"LA FRANCESE E L'AMORE"
Qualche giorno dopo, 4 marzo 1961, sulle pagine del Messaggero:
I cartelloni di sei film
sequestrati dalla procura
Un'offensiva contro i
cartelloni pubblicitari "piccanti" è stata scatenata ieri, d'ordine del
sostituto procuratore della Repubblica dott. Pasquale Pedote. In
esecuzione alle disposizioni da lui impartite la Questura di Roma ha
proceduto al sequestro dei cartelloni dei seguenti film:
"LA FRANCESE E
L'AMORE", "Io amo, tu ami", "Odissea
nuda",
"Cinque ore in contanti", "Le ambiziose", "All'inferno per
l'eternità"..... Il provvedimento del dott. Pedote è stato motivato con
il richiamo all'art.528 del codice penale essendosi ravvisato nel tipo
di pubblicità dei film in questione l'offesa alla morale. |