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Il film ha una genesi ed una realizzazione abbastanza particolare: doveva essere diretto da De Sica, che lo aveva promesso a Gina Lollobrigida come regalo per la nascita del suo primogenito, e prodotto dal marito Milko Skofic; il soggetto è di Dino Risi e Margadonna, autore dei tre celeberrimi "Pane, amore e...". Le premesse di un successo erano quindi concrete, ma cio' non avvenne: già in sceneggiatura il soggetto perde diversi spunti ed in fase di regia c'è un anonimo Carlo Lastricati che trasferisce nel film questa sua anonimità.

Il film scorre via senza alcuna emozione, mancando totalmente la guida di una regia e perdendo quindi le situazioni brillanti e la direzione di tutto un cast di ottimo livello.

Resta encomiabile l'interpretazione di don Luigi da parte di Vittorio De Sica e lo sforzo della brava Gina Lollobrigida di salvare tutto il salvabile.

Locandina 33x70

De Sica in Mostra

Il browser in uso non supporta frame non ancorati oppure è configurato in modo che i frame non ancorati non siano visualizzati.	Anna di Brooklyn (1958) Regia: Carlo Lastricati Supervisione: Vittorio De Sica La trama: Anna, una donna abruzzese che vive da molti anni in America, rimasta vedova e ricca, sente il desiderio di tornare in Italia per rivedere il suo paese natio e le persone che non ha mai dimenticato, come la zia e gli amici d'infanzia. Il suo arrivo, a bordo di una lussuosa macchina americana, rappresenta un grande avvenimento per gli abitanti del paesino. L'unico a mostrarsi indifferente è il fabbro, mastro Raffaele, per il quale Anna, fin dal primo momento, sente nascere una viva simpatia. Ben presto, tutti i notabili del luogo ingaggiano battaglia tra di loro per ottenere l'attenzione di Anna e sposarla; e molti tentano di ottenere l'aiuto di don Luigi, il parroco del paese. Il sacerdote non vuole saperne, però, quando suo nipote viene notato più volte appostarsi nel giardino di Anna, la sua situazione inizia a essere spinosa. Gli equivoci si moltiplicano ed Anna delusa decide di tornare in America. Ma alla fine tutto si chiarisce: il nipote di don Luigi amoreggia con Rosina, una giovane ragazza che vive nella stessa casa di Anna, e mastro Raffaelle dichiara finalmente il suo amore per Anna.
Il film ha una genesi ed una realizzazione abbastanza particolare: doveva essere diretto da De Sica, che lo aveva promesso a Gina Lollobrigida come regalo per la nascita del suo primogenito, e prodotto dal marito Milko Skofic; il soggetto è di Dino Risi e Margadonna, autore dei tre celeberrimi "Pane, amore e...". Le premesse di un successo erano quindi concrete, ma cio' non avvenne: già in sceneggiatura il soggetto perde diversi spunti ed in fase di regia c'è un anonimo Carlo Lastricati che trasferisce nel film questa sua anonimità. Il film scorre via senza alcuna emozione, mancando totalmente la guida di una regia e perdendo quindi le situazioni brillanti e la direzione di tutto un cast di ottimo livello. Resta encomiabile l'interpretazione di don Luigi da parte di Vittorio De Sica e lo sforzo della brava Gina Lollobrigida di salvare tutto il salvabile. Locandina 33x70