Il film è stato
ridistribuito nel 1951 con il titolo, forse più noto, La
sposa non può attendere.
La
Trama:
Anselmo,
proprietario di una piccola azienda, parte da Roma con la sua
macchina per recarsi in un paese non lontano, dove sposerà
Donata, figlia di un ricco proprietario terriero. Giunto nei
pressi di un ponte, viene fermato da alcuni contadini: una donna
s'è gettata nel fiume; Anselmo sceso sul greto del torrente la
trae in salvo. Vorrebbe proseguire, ma i contadini vogliono
liberarsi della ragazza, che mostra i segni di una imminente
maternità; Anselmo è costretto a prenderla con sé e finisce con
l'affidarla alle suore di un vicino convento. Arriva al paese
con tre ore di ritardo e le nozze vengono subito celebrate. Lo
sposo racconta la sua avventura, ma un cugino della sposa,
incaricato da Anselmo di cercare un'ostetrica, fa scoppiare lo
scandalo; nessuno gli crede e tutti lo credono un seduttore
sottrattosi alle proprie responsabilità. La partenza degli sposi
è rimandata: Donata non vuol più saperne di lui. Questi torna al
convento e trova che la donna ha avuto un bambino e si è
rasserenata. Egli stesso riprende coraggio e torna da Donata,
che finalmente gli crede e si riconcilia con lui.
" E' un racconto
gentile, ma non riuscito. Assomiglia a certi panini composti da
bottegai parsimoniosi: troppo pane e poco salame. Che importa se
poi quel po' di salame è molto buono? ... Anselmo ha
fretta ha anche il
merito di presentarci finalmente la bella Gina Lollobrigida,
un'attrice diventata celebre sulle copertine da rotocalco prima
ancora di aver fatto pellicole di serie" [Piero Bianchi
-Candido,13/11/1949]
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