Jovanka e le altre (1960)
Regia:
Martin Ritt
La
Trama:
in una regione
della Jugoslavia, occupata dai tedeschi, un gruppo di partigiani
lotta contro l'invasore e punisce duramente i cittadini che
fraternizzano col nemico. Quando scoprono che cinque delle loro
donne hanno avuto rapporti sentimentali con un sergente tedesco,
i partigiani, dopo aver ferito quest'ultimo, sottopongono le
ragazze al taglio dei capelli e le cacciano dal paese. Le cinque
ragazze, capeggiate da Jovanka, che si rivela la più risoluta ed
audace, sono costrette ad errare per la regione devastata dal
nemico, senza sapere a chi rivolgersi per aiuto. Venute
casualmente in possesso di alcune armi, le donne s'uniscono ai
partigiani in uno scontro a fuoco con i tedeschi, che sono
costretti a fuggire lasciando prigioniero un loro ufficiale.
Jovanka, che in cuor suo odia la guerra, non vorrebbe restare
con i partigiani, ma per procurare una certa protezione ad una
sua compagna che aspetta un bambino, fa violenza ai propri
sentimenti e decide di unirsi agli uomini. Nelle file dei
partigiani vige una ferrea disciplina e sono soprattutto vietati
i rapporti sentimentali; così una delle ragazze, sorpresa mentre
s'intrattiene con un giovane, che per lei ha lasciato il suo
posto, viene fucilata insieme a lui, dopo un sommario processo.
La più giovane dà alla luce un bambino: un'altra è costretta ad
uccidere un prigioniero tedesco, del quale si era innamorata,
quando questi tenta di fuggire. Jovanka partecipa ad un colpo di
mano contro i tedeschi, a Zagabria, durante una cerimonia
nazista: la lotta violentissima causa gravi perdite da ambo le
parti, e alla fine i partigiani sono costretti a ripiegare,
fuggendo verso i monti. Jovanka e Velko, il capo dei partigiani,
si sacrificano per coprire la ritirata dei compagni.
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