Brancaleone alle crociate (1970)
Regia:
Mario Monicelli
La
Trama:
in viaggio, con una torma
di straccioni, alla conquista del Santo Sepolcro, Brancaleone da
Norcia perde, in una battaglia, tutti i suoi compagni;
disperato, invoca la Morte, ma non appena questa sopraggiunge,
spaventatosi, chiede una proroga, che gli viene concessa. Si
rimette quindi in cammino, con una nuova, cenciosa armata, per
riportare un neonato al padre, un re normanno partito per le Crociate. Strada facendo,
strappa dal rogo una giovane strega, accoglie nel suo seguito un
lebbroso, visita un eremita rintanato in una grotta, e, infine, scorta il
papa Gregorio VII in visita a uno predicatore appollaiato sulla sua
colonna. Risolta
una contesa
fra il pontefice e l'antipapa Clemente III, Brancaleone riconsegna il bimbo al padre, ottenendo in cambio il titolo di
barone. Sceso in campo contro il fratello del sovrano normanno,
alleatosi con i Mori, Brancaleone perde la contesa ad opera della
giovane strega, che si è innamorata di lui. Vagando nel deserto,
ecco ritornare la Morte, venuta a saldare il conto.
Ancora una volta, però, Brancaleone riesce a salvarsi, poiché è
la strega a immolarsi per lui.
"Seconda, scoppiettante
miscela di avventura e umorismo al seguito dell'impareggiabile
principe dei cialtroni Vittorio Gassman e della sua scalcinata
congrega. Anche qui il meglio è negli splendidi costumi, negli
sgargianti colori e soprattutto in quel linguaggio
latino-maccheronico, per il quale i suoi tre inventori, il
regista Monicelli e gli sceneggiatori Age e Scarpelli, avrebbero
meritato l'Oscar" [Massimo Bertarelli - Il giornale, 1
settembre 2000].
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