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Mamma Roma (1962)
Regia: Pier Paolo Pasolini
La Trama:
Mamma Roma (Anna Magnani), una prostituta non più
giovane, decide di abbandonare il mestiere; vuole cominciare una
nuova vita insieme al figlio Ettore, cresciuto in campagna e
ignaro della 'professione' della madre. Compra una casa alla
periferia di Roma ed ottiene la licenza per gestire un banco al
mercato rionale; cerca inoltre di allontanare il figlio dagli
amici di strada, indirizzandolo verso un lavoro onesto che gli
garantisca un sicuro avvenire. Ma il vecchio protettore la
perseguita e la spinge di nuovo sul marciapiede, minacciandola
di raccontare la verità a Ettore; questi, venuto a conoscenza
del vecchio passato di sua madre, lascia il lavoro e riprende la
sua vita fatta di espedienti e piccoli furti; dopo uno di
questi, una radiolina rubata in ospedale, viene legato,
febbricitante, in un letto di contenzione dove muore dopo una
lunga agonia.
"Se si pensa alla
Magnani si pensa a Roma. Se si pensa a lei come madre vengono in
mente Rossellini e Visconti. Per la prima volta Pasolini lavora
con un'attrice professionista. Ha un'idiosincrasia per gli
attori veri perché non può permettere che un'altra personalità
si sovrapponga alla sua. Vuole che l'attore sia scevro dalla
corruzione tecnica, che lasci trasparire la propria unicità, nel
linguaggio del corpo e del dialetto, e che non parli quella
lingua finta, accademica, inesistente che è l'italiano. Ma per
la Magnani è diverso. E anche lei si sente "diversa" sul set,
unica attrice vera. Dal diario di lavorazione dell'aiuto regista
Carlo Di Carlo (le cui date vanno dal 09 aprile al 14 giugno),
leggiamo di alcuni imprevisti, come l'arresto di Franco Citti, e
lo scetticismo della Magnani ad adattarsi allo stile di
Pasolini, quel girare scene staccate che non le consentono di
far esplodere la sua tecnica. Ma presto si abitua, è affascinata
dal personaggio. Il risultato è debordante e struggente come
sempre: si muove in un raggio espressivo che va dalla risata
esplosiva al pianto angoscioso, e regala il ritratto di una
donna forte e condannata. Madre, amante, vittima e inconsapevole
carnefice" [Davide De Lucca - ondacinema.it]
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