Luciano Tajoli sin
dal suo esordio in Radio, agli inizi del '40 riscuote, per le
sue capacità canore dal timbro tenorile, un notevole successo,
ed è, negli anni '50, uno dei più amati interpreti della canzone
melodico-sentimentale.
Canzoni
per le strade è il suo primo film da protagonista; ne
seguiranno, nel corso degli anni '50, quasi una ventina. Da
giovane era stato colpito da una poliomelite che lo aveva reso
zoppicante, ma questa sua disabilità era stata intelligentemente
sfruttata al cinema con personaggi, funzionali alla
sceneggiatura, generalmente zoppicanti per postumi di incidenti
più o meno gravi. Altrettanto non può dirsi della RAI dove il
suo fisico "poco telegenico" gli precluse per molti anni la
partecipazione a spettacoli televisivi, tra cui il Festival di
Sanremo. Agli inizi degli anni '60 questa difficoltà viene
superata; nel 1961 è il vincitore del festival con la canzone
'Al di là'. Ma in questi anni il genere melodico è al tramonto e
il cantante viene lentamente messo nell'ombra dai nuovi
emergenti.
Trama:
a Milano il buon Carlone, con sorellina cieca, capeggia una
banda di barboni musicisti e con questa orchestrina girovaga
riesce a sbarcare il lunario, per sè e i compagni. Con l'aiuto
del famoso Luciano Landi, cantante affermato, riuscirà a far
operare la sorella, che sposerà poi il cantante.
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