Nessuno mi puņ giudicare (1966)
Regia: Ettore Fizzarotti
La Trama: Federico, appena giunto dalla provincia a Roma in cerca di lavoro, viene investito dall'auto del direttore di un grande magazzino. La correttezza del giovane induce l'investitore ad assumerlo come ascensorista. Il ragazzo, che prende servizio immediatamente, fa la conoscenza di Laura, una commessa, verso cui prova una immediata simpatia, e di sua cugina Marina (Caterina Caselli), altra commessa e aspirante cantante; una gita al Terminillo facilita la loro amicizia, ma provoca anche le reazioni di Alberto, ispettore del grande magazzino e innamorato di Laura. Costui, sottraendo una bolletta di scarico di una merce giunta in magazzino fa incolpare Laura della sparizione e la fa sospendere in attesa d'accertamenti. Ma Federico, introdottosi nell'ufficio di Alberto, scopre l'inganno e scagiona Laura dimostrandole il suo sincero amore.
Il titolo riprende l'omonima canzone di Caterina Caselli che, presentata al Festival di Sanremo nello stesso anno, riscuote un grandissimo successo di vendite, anche se non risulta vincitrice nella gara canora.