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Manifesto 100x140
"L'autore... critica
ferocemente il matrimonio integrato dalla società borghese come funzione
rigidamente pianificata... inserita insomma nella civiltà
industrializzata, come un elettrodomestico... Gli episodi sfogano
malumori più annunciati che espressi, non sappiamo quanto per colpa del
regista e quanto dei tagli censori, che devono aver inciso
profondamente" [Gian Battista Cavallaro - Cineforum, giugno 1966].
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Marcia nuziale (1965)
Regia: Marco Ferreri
La trama:
film a episodi.
"Famiglia felice": in un
mondo futuro, ogni sentimento è stato eliminato. Le persone ricorrono a
manichini che imitano perfettamente le fattezze e le attrattive sessuali
degli uomini e delle donne, sposandosi con esseri di materia plastica.
"Prime nozze": con mille accorgimenti, i padroni di due cani di razza,
dopo averli schedati nelle apposite agenzie e riempito gli atti
ufficiali, li portano nel luogo deputato a diventare la loro camera
nuziale per l'accoppiamento. L'avvenimento viene festeggiato dai padroni
con un allegro brindisi.
"Dovere coniugale": una donna, stanca delle faccende domestiche e della
routine del suo rapporto con il marito, respinge le sue richieste.
Questi, irritato per il rifiuto, si apparta in un'altra stanza. La
moglie, allora, con dolcezza lo richiama a sé, ma quando gli si offre,
lo trova addormentato.
"Igiene coniugale": due sposi americani, alla ricerca del piacere più
autentico, programmano in ogni dettaglio i loro amplessi. Le loro
abitudini sessuali vengono discusse e raffrontate con quelle di altri
amici. Durante questi convegni di studio, però, il marito approfitta per
incontrarsi con la moglie di un amico.
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