Tempo di villeggiatura (1956)
Regia: Antonio Racioppi
La Trama:
in
un paesetto in collina, a quaranta chilometri da Roma, viene aperto un
albergo e ben presto vi affluiscono i villeggianti. Si tratta
naturalmente di un pubblico vario, di persone tra loro molto diverse per
età, condizione educazione, temperamento. C'è una bella signora, ex
ballerina, giunta in macchina col marito, il quale deve rientrare in
città, richiamato dai suoi affari. Per occupare piacevolmente la
villeggiatura la signora Dolores non sa immaginare nulla di meglio di
un'avventura sentimentale: tenta infatti di adescare Checco, l'autista
dell'albergo, che si lascerebbe tentare se l'improvviso ritorno del
marito e la successiva partenza di Dolores non troncassero l'idillio sul
nascere. Nell'albergo ci sono due studenti in medicina, Luciano e
Gianni, il primo dei quali è figlio del capocameriere, ma tiene nascosta
questa circostanza. C'è ancora una famiglia borghese con la figlia,
Silvana, fidanzata a Fabrizio, uomo d'età matura, che viene a trovarla
ogni settimana. Luciano s'innamora di Silvana che ricambia il suo
affetto e decide di lasciare Fabrizio. Della varia società riunita
nell'albergo, fa parte anche uno scapolo attempato, venuto in cerca di
quiete, il quale tra i compagni e le compagne di villeggiatura, scopre
una signorina presso a poco sua coetanea e dalla quale si sente
attratto. Tra i due fiorisce un idillio che minaccia di finire
bruscamente quando la signorina scopre che il suo eroe ha l'abitudine di
russare. Ma lo scapolo prende una decisione eroica: si farà togliere
adenoidi e tonsille e allora l'amore non incontrerà più ostacoli.
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