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Brutti, sporchi e cattivi (1976)
Regia: Ettore Scola
La Trama:
in una misera baracca, costruita con altre sulla collina che fiancheggia
San Pietro, vive con la sua numerosissima famiglia (la moglie, una
decina di figli e un mucchio di parenti) il vecchio Giacinto, un orbo e
ubriacone la cui principale preoccupazione è quella di difendere
dall'avidità dei familiari il denaro che gli è stato dato per la perdita
dell'occhio.
E' una quotidianità degradata quella descritta dal regista che registra
alcuni episodi paradossali e anche violenti: come quando Giacinto spara
su uno dei figli per difendere il suo tesoro o quando
si porta in casa, per far dispetto alla moglie, una imponente
prostituta, obbligando la consorte a farle posto nel letto matrimoniale;
o il tentativo di avvelenamento dell'uomo da parte dei familiari per
riuscire ad impadronirsi del suo denaro.
"Circondato da veri
baraccati e spesso costretto ad improvvisare le battute, Manfredi offre
un'ottima prova delle sue capacità interpretative, ma la programmatica
sgradevolezza di questo film (sulla vita degradata delle borgate nella
società del benessere) a volte diventa eccessiva e non perfettamente
controllata" [P. Mereghetti, 'Dizionario dei film].
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