Serafino (1968)

 

Regia: Pietro Germi

 

Dalla canzone omonima di Adriano Celentano.

 

La Trama: il giovane Serafino, pastore del gregge dell'avaro zio Agenore e della bonaria zia Gesuina, dopo essere tornato dal servizio militare, rivede la sua giovane cugina, Lidia, e ne diventa l'amante. Nel frattempo, ha modo di conoscere anche Asmara, una prostituta madre di quattro bambini, con la quale allaccia una relazione. Quando la zia Gesuina muore, Serafino, che era il suo prediletto, si trova erede di tutti i suoi beni; comincia allora a beneficare i suoi amici con generosità, dando l'impressione di voler dilapidare il patrimonio fra la costernazione di suo zio Agenore che riesce a farlo interdire. Ma questo fatto non turba Serafino; una sera lo zio Agenore lo scopre nella camera da letto di Lidia e lo costringe ad accettare le nozze riparatrici con la figlia. Giunto in chiesa per il matrimonio, Serafino si ribella e, tra la gioia degli amici, preferisce sposare Asmara, per creare insieme a lei un nuovo tipo di famiglia, adatto al suo spirito indipendente e scanzonato.