Juke box urli d'amore (1960)

 

Regia: Mauro Morassi

 

L'ambientazione del film è una casa discografica e ciò serve da pretesto per l'esibizione di canzoni in voga. I cantanti appartengono alla nuova generazione di "urlatori": Mina,  Celentano, Tony Dallara; tra gli interpreti anche alcune nuove formazioni musicali: i Giullari con Giorgio Gaber, i Solitari, uno dei primi complessi a proporre la nuova musica beat, i Cabin Boys.

 

La Trama: Mario è un fannullone che vive di espedienti.  Conosce Marisa, una matura single proprietaria di una avviata casa discografica che, malgrado tutto, si innamora di lui e vorrebbe sposarlo. La donna ha imposto la regola che nella sua azienda non ci siano dipendenti sposati e che nessun matrimonio venga contratto finché lei stessa non si sposerà; Mario, che non ha intenzione di sposarsi, e tantomeno con lei, sfrutta però la situazione ed intesse una serie di imbrogli servendosi della casa discografica, allettando alcuni ingenui aspiranti musicisti e cantanti. Alla fine, scoperto, messo alle strette e costretto a scegliere tra la prigione e il matrimonio, promette a Marisa di sposarla, salvo poi a mandare tutto a monte all'ultimo momento.