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Natale al campo 119 (1947)
Regia: Pietro Francisci
La Trama:
la guerra è finita da un pezzo, ma i prigionieri italiani del
campo 119, in California, aspettano ancora di essere liberati e
intanto s'apprestano a festeggiare, ancora una volta lontani
dalle famiglie, il Natale. Per dare sfogo alla nostalgia,
rievocano ricordi della patria. Un romano (Aldo Fabrizi)
racconta alcuni episodi della sua disgraziata vita coniugale, un
soldato napoletano (Peppino De Filippo) del suo tenente, uno
squattrinato duca napoletano (Vittorio De Sica), e delle trame
escogitate per aiutarlo. Il comandante del campo ha regalato ai
prigionieri un grammofono, e ai racconti s'intrecciano le
canzoni. Così, un siciliano (Rocco D'Assunta) ricorda le feste e
i canti della primavera siciliana, mentre un gondoliere
veneziano (Massimo Girotti) rievoca una sua avventura amorosa.
Film dal vago sapore
neorealista, realizzato da Pietro Francisci con la
supervisione alla regia da parte di Vittorio De Sica (appare
alla sceneggiatura nei titoli di testa), che può
aver contribuito a dare alla vicenda questa patina di realismo. Buona parte
del film si sviluppa attraverso una serie di episodi, ciascuno
dei quali è una rievocazione nostalgica di vita vissuta dai
protagonisti antecedente quasi sempre al conflitto; sono episodi
ambientati in importanti città italiane, Roma, Firenze, Napoli,
Venezia, quasi delle cartoline. In questi contesti di
vita idealizzata, spesso eccessivamente zuccherosi e
sentimentali, si aprono degli squarci di cruda realtà: l'inizio
del conflitto annunciato dalla chiusura dei musei e dalla messa
in sicurezza delle opere d'arte, o dalle macerie delle case
del Lungarno. Solo alcuni accenni, ma sufficienti a contrapporre due
realtà: una Italia felice e idealizzata, antecedente al
conflitto, l'altra reale, drammaticamente uscita dalla guerra e
piena di rovine; a ciò si aggiunge la situazione
paradossale di quegli italiani che, a guerra finita da otto
mesi, sono ancora confinati in un campo di prigionia.
"Un gruppo di
ottimi attori (De Sica, Campanini, Fabrizi, De Filippo,
Rondinella, Rabagliati, ecc.) con una sceneggiatura felice e un
dialogo brillante, hanno messo insieme questo film ricco di
trovatine, divertente, affabile" [Alfredo Panicucci - L'Avanti,
27 dicembre 1947]
Natale al
Campo 119 è stato presentato nel 1989 al 7° Festival
Internazionale di Torino, "Cinema Giovani", nella sezione "Il
neorealismo in 50 film".
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