La trama:
Il professor Teofilio, vecchio
bibliofilo, accoglie nella sua abitazione, presso Ciampino, una
bimba tedesca, Janina, giunta dalla Germania dopo un viaggio
clandestino a bordo di un aereo. Janina è orfana ed è venuta in
Italia per rintracciare la tomba del padre, capitano medico
tedesco, morto in guerra. La bimba ricorda le ultime notizie
giunte alla famiglia, quando suo padre si trovava a Gallicano,
nel Lazio. Il professore decide di aiutarla e con alcuni ragazzi
si reca prima a Gallicano e successivamente estende la ricerca a
Castel San Pietro, sopra Palestrina. Ma le ricerche sono
infruttuose e alla fine della giornata tutti ritornano a casa.
Janina però non vuol darsi per vinta e decide di continuare da
sola le ricerche; durante la notte si allontana da casa, ma cade
per via e si ferisce gravemente. Viene raccolta e riportata al
professore. Col passar del tempo la sua salute s'aggrava; è
scoraggiata e non reagisce alle cure. Allora i suoi piccoli
amici ritornano a Castel San Pietro e trovano, nel cimitero, una
croce senza nome, alla quale è appeso un medaglione con un
ritratto di una bimba. Lo portano a Janina, che, certa d'aver
trovato la tomba del papà, si rianima e guarisce.
Il film non ha in
sé alcuna peculiarità artistica.
L'ho voluto
inserire in questo album per la particolare vicenda narrata,
anche in relazione all'anno in cui è stato prodotto; è il 1952 e
sono passati pochi anni dalla fine della guerra. Il Neorealismo
sta per esaurirsi; tutta la cinematografia ufficiale,
allorquando affronta tematiche legate al conflitto o
all'occupazione nazista, mostra la crudeltà e le efferatezze
compiute dai soldati tedeschi. Il regista ci ha voluto ricordare che anche
in questo popolo, tra i soldati e le loro famiglie, ci sono
state vittime innocenti della guerra, esistenze che da questa
sono state segnate in maniera indelebile. |