Porcile (1969)
Regia: Pier Paolo Pasolini
La trama:
un'allegoria tracciata attraverso due storie parallele, una arcaica e
l'altra moderna.
Nella prima un giovane che
vive isolato alle falde di un vulcano, nutrendosi famelicamente di
rettili, insetti e sterpi, incontra un soldato, lo uccide e lo mangia.
Improvvisamente altri sbandati si uniscono a lui e insieme continuano a
vivere da cannibali, tra l'altro assaltando, violentando e squartando un
gruppo di ragazze. Ma la società invia dei guerrieri a catturarli e li
condanna a morte.
Nella seconda il giovane
figlio di un ricco industriale tedesco disdegna le profferte amorose
della fidanzata perché invischiato in rapporti con dei porci; inoltre
rifiuta sia di aderire alle contestazioni operaie sia di interessarsi
dell'azienda paterna. Il padre, frattanto, tenta di eliminare col
ricatto un concorrente dopo aver scoperto che si tratta di un ex
criminale nazista, ma questi lo minaccia di rivelare le anormali
tendenze del figlio. Allorché quest'ultimo viene sbranato dai maiali, i
due industriali possono finalmente brindare al loro accordo di
collaborazione. |