Il film venne
prodotto negli stabilimenti romani della Scalera. A montaggio
finito fu deciso, a causa della lunghezza, di suddividerlo in
due parti 'Noi vivi' e 'Addio Kira'. Fu presentato come
pellicola unitaria alla Mostra del Cinema di Venezia del 1942.
Revisione Cinematografica:
- Nulla Osta
rilasciato il 18 novembre 1942 dal Ministero della Cultura Popolare del Governo fascista.
- Come si evince
da una Nota interna della Commissione Censura del 7 aprile 1948
il film viene interdetto alla proiezione dal P.W.B dal giugno
1944 alla fine della guerra.
- La seconda
Revisione è del 9 aprile 1948 con l'autorizzazione alla
proiezione nonostante una nota della commissione censura al
Sottosegretario Andreotti reciti: "...non mi sono sentito di
autorizzare la relativa concessione per i seguenti motivi:
a) detti film
furono realizzati in regime fanscista con preciso scopo
propagandistico anti-bolscevico;
b) gli autori
dello scenario (Alvaro e Vergano) e qualcuno degli attori
principali (Fosco Giachetti) oggi militano nel PCI;
c) i due film sono
molto più violenti di 'Ninotcka' per il quale film il Governo
Sovietico ha inviato una Nota di protesta al Governo italiano.
A parte queste
considerazioni dalpunto di vista della Legge sulla Censura nulla
vi è da osservare....". Il Nulla Osta viene concesso senza alcun
divieto. Solo per l'esportazione si impone la versione con le
due parti riunite e la soppressione di alcune scene.
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