La Cinematografia romana

La fornarina (1943)

 

Regia: Enrico Guazzoni

 

Revisione Cinematografica:

- Domanda di presentazione per la richiesta del Nulla Osta il 18 giugno 1943; rilasciato il 21 giugno.

Il Nulla Osta è firmato da Eitel Monaco, in quegli anni Direttore Generale per la Cinematografia del Governo Fascista.

Il film non ebbe una distribuzione regolare: a Roma venne presentato nell'ottobre '44, dopo la liberazione da parte degli Alleati, e nel Nord Italia solo a fine 1945, dopo la fine della guerra.

Una curiosità: il Nulla Osta viene rilasciato senza alcuna Nota di censura nonostante nel film ci siano due scene di nudo: Anneliese Uhling (Eleonora d'Este) appare completamente nuda di schiena e Lida Baarova (la fornarina) mostra il seno nudo, scene ritenute lecite visto il contesto narrativo. La Censura fascista mostrava di essere più permissiva della Censura italiana degli anni '60 o forse il direttore Monaco era un uomo di più larghe vedute.

- La seconda richiesta di Revisione, finita la guerra, è del 13 agosto 1946 e  il relativo Nulla Osta viene rilasciato senza alcuna condizione.

 

 

 

 

 

Le scene di nudo

 

 

La Trama: Nella Roma rinascimentale il giovane pittore Raffaello Sanzio conosce Margherita, una fanciulla del popolo: ne fa la sua modella per il dipinto La Fornarina, ne diviene l'amante e convive con lei. La ragazza gli ispirerà anche alcune Madonne, ma tale relazione suscita le gelosie di una bellissima aristocratica, Eleonora d'Este, che ordina di nascosto il rapimento della fanciulla. Raffaello cade in uno stato di prostrazione e fa di tutto per rintracciare e liberare Margherita; ma quando la ritrova è ormai troppo tardi perché, minato nel fisico e nel morale, subisce un collasso che lo porta alla morte.

 

 

 

 

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