La Cinematografia romana

Sebbene il film sia stato girato nel giugno del '43, quando l'Italia si trovava nel pieno della seconda guerra mondiale, nella storia narrata la vita sembra essere quella del tempo di pace, mancando quasi qualsiasi riferimento alla particolare situazione politica del Paese. Per l'uso di set naturali come la piazza del mercato o la bottega del barbiere e  per l'utilizzo di attori spontanei provenienti dall'avanspettacolo il film è stato ritenuto dalla critica come uno dei primi esempi del nascente (neo)realismo cinematografico.

 

 

Manifesto 50x70

 

Campo de' fiori (1943)

 

Regia: Mario Bonnard

 

Revisione Cinematografica:

- Nulla Osta rilasciato il 18 giugno 1943 dal Ministero della Cultura Popolare del Governo fascista.

- La successiva Revisione è del 31 maggio 1946 con l'autorizzazione alla proiezione senza alcuna restrizione.

 

La Trama: Peppino, pescivendolo del mercato di Campo de' Fiori, detesta i suoi compagni di lavoro e ambisce di frequentare il bel mondo. Invaghitosi di una elegante signora, della quale conosce la triste storia, è deciso a sposarla e, malgrado le prese in giro dei suoi colleghi del mercato, prende con sé il bambino che lei ha avuto con un altro uomo e affitta un appartamento dove dovrebbero andare a vivere. Ma quando egli crede di raggiungere il proprio sogno, riappare il padre del bimbo che reclama i suoi diritti e la donna è ben lieta di sposarlo. Peppino ne soffre ma, rinsavito, sposa una sua compagna di lavoro che lo amava da tempo.