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La Trama:
la
bellissima figlia di un mercante arabo si reca a Damasco per
farsi restituire una somma di denaro prestata dal padre a un
sedicente medico; questi approfitta della situazione tentando di
sedurla, ma la ragazza si ritrae e cerca l'aiuto del Cadì. Ben
presto anche quest'ultimo non riesce a resistere alla bellezza
della fanciulla, e presto si aggiunge anche il Gran Visir, che
non è da meno degli altri due; su consiglio di un saggio la
ragazza dà appuntamento alla medesima ora e nel medesimo luogo
ai tre pretendenti, dopo aver avvisato del tranello il Califfo
affinché punisca i suoi servitori infedeli. I colpevoli
pagheranno con il carcere e la fanciulla sposerà il Califfo, il
quale nel frattempo s'è innamorato di lei.
Manifesto 70x50
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Accadde a Damasco (1943)
Regia: Primo Zeglio
Revisione Cinematografica:
- Nulla Osta
del 7 settembre 1943 rilasciato dal
Direttore Generale
per la Cinematografia del Governo Fascista Eitel Monaco, il
giorno precedente la firma dell'armistizio. Probabilmente è
l'ultimo atto che Monaco compie nella sua veste istituzionale,
visto che dopo l'8 settembre rifiuta di trasferirsi al Nord per
collaborare alla nascita del Cinevillaggio di Venezia e si rende
irreperibile nascondendosi fino al giorno della Liberazione il 4
giugno 1944.. Il film fu proiettato nell'ottobre del '43 a Roma,
come si evince da una recensione della rivista Film del
30 ottobre. Nel '44 nel Nord Italia.
- La seconda
Revisione con relativo Nulla Osta è del 31 dicembre 1946.
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