La Cinematografia romana

La Trama: il film si compone di tante brevi vicende a sé stanti, sceneggiate in modo da cogliere, con episodi di vita quotidiana, l'essenza dei comandamenti delle Tavole della Legge consegnate a Mosè ed evidenziando le tristi conseguenze che derivano dalla loro trasgressione.

 

Gli episodi:

"Non desiderare la roba d'altri"

"Non desiderare la donna d'altri"

"Non dire falsa testimonianza"

"Non rubare"

"Non commettere atti impuri"

"Non ammazzare"

"Onora il padre e la madre"

"Ricordati di santificare le feste"

"Non nominare il nome di Dio invano"

"Io sono il Signore Dio tuo"

 

Il film fu ideato esclusivamente per dar modo a tutti coloro che avevano rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò, e al Cinema che si produceva in quel periodo a Venezia, di poter lavorare a Roma. Le riprese del film durarono infatti molti mesi , fino alla liberazione della Città. Interessante al riguardo un ricordo di Amedeo Nazzari, uno degli attori del film: "...so solo che non prendemmo un soldo, nessuno. Il vantaggio era che avevamo una tessera col C.C.C., Centro Cattolico Cinematografico. E questa tessera ci permetteva di evitare le retate...." [50].

 

Il soggetto traeva spunto dai 10 comandamenti e li illustrava con brevi fantasiosi racconti; era un semplice pretesto.

Opera singolare, fa parte delle pellicole andate perdute, forse, in modo definitivo.

 

La critica del tempo non fu benevola: "In tutto il film il regista ha fatto spreco dei più superficiali e falsi elementi drammatici nell'intento di raggiungere quelle emozioni che con mezzi espressivi veri e propri non riusciva a promuovere ... I suoi personaggi non esistono, le vicende che egli narra non interessano nessuno, non c'è spettatore che riesca a fare lo sforzo di credere a quella materia. Tutto naufraga nella più disperata noia" [Vice, "Star" n.30-31, 25 agosto 1945].

 

I dieci comandamenti (1944)

 

Regia: Giorgio Walter Chili

 

Il film fu girato a Roma a partire dagli inizi del 1944, durante l'occupazione tedesca, ed ultimato a liberazione avvenuta della città da parte degli Alleati. Proiettato nelle sale nel 1945.

 

Revisione Cinematografica:

Domanda di presentazione per la richiesta del Nulla Osta il 30 marzo 1945; rilasciato il 24 aprile.

 

Manifesto 70x100