Neorealismo e dintorni |
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Pian delle stelle (1946)
Regia: Giorgio Ferroni
Il regista inserisce in una storia di partigiani, realmente accaduta su questo "Pian delle stelle", altopiano a nord di Bolzano, un racconto in cui si intrecciano trame amorose, improbabili spie, pentimenti dell'ultimo minuto, redenzioni; la critica ha giudicato questa pellicola come un prodotto ambiguo, stante l'accostamento, forzato, tra vicende partigiane e storie sentimentali, storie con cui il regista, probabilmente, intendeva rendere la pellicola più commerciale. Il risultato è stato un insuccesso commerciale ed il film completamente dimenticato; ad oggi la pellicola è introvabile.
La Trama: le vicende sono rievocate da John che, finita la guerra, ritorna con la fidanzata nei luoghi in cui ha vissuto con i partigiani l'ultimo periodo del conflitto. Dopo l’8 settembre, nascosti nella canonica del parroco di un paesino di montagna, ci sono un ufficiale inglese, John, un disertore fuggito dai nazisti e un napoletano allo sbando. All'annuncio di un probabile rastrellamento i tre si trasferiscono in montagna dove si uniscono a Lupo, capo di un gruppo di partigiani, prendendo parte alle azioni che vengono organizzate contro i tedeschi. Nel corso di qualche mese il gruppetto si trasforma in un piccolo esercito, una brigata, collegata alle altre formazioni partigiane delle montagne altoatesine, quotidianamente impegnate nello scontro con gli occupanti tedeschi.
Fin qui la rievocazione delle gesta partigiane, fatta senza retorica ma con naturalezza: le ore di pericolo non differiscono da quelle di una qualsiasi comune giornata, i personaggi sono sé stessi, nelle loro abitudini quotidiane, le azioni dei protagonisti sono ispirate più dalla "humana pietas" che da convincimenti ideologici; anche il parroco, che soccorre tutti gli sbandati a rischio della propria incolumità, è una figura mossa dalla stessa umanità. In questo film, come in Roma città aperta nasce in modo spontaneo una eterogenea alleanza, antinazista e antifascista, che vede schierati sullo stesso fronte cattolici, forze d'occupazione e partigiani.
A questa prima parte, di ambientazione, viene aggiunta una vicenda sentimentale con l'inserimento nel gruppo di una ragazza Luisa, amante di Roberto, un collaborazionista, di cui Lupo si innamora; per la morte di un partigiano, ad opera dei nazisti, Luisa, ritenuta responsabile, viene condannata a scontare un periodo di lavoro nel campo partigiano; durante questa permanenza ha però modo di dimostrare la propria estraneità e di ricambiare il sentimento di Lupo; Roberto è intanto catturato dai partigiani e in un tentativo di fuga Luisa viene ferita; infine il gruppo per sottrarsi ai nazisti cerca rifugio a Pian delle stelle, ma molti di loro finiscono con l'essere uccisi. |
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