Neorealismo e dintorni |
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Locandina 33x70 e foto 50x70
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La trama: Francesca e il suo amante Walter rubano in un albergo una preziosa collana e, per sfuggire alla polizia, si uniscono ad un gruppo di mondine che stanno per iniziare, nella risaia, la stagione di raccolto. Tra queste c'č Silvana che, scoperta la loro identitą, riesce ad impadronirsi della refurtiva. Walter riesce a riprendersi la collana seducendo la ragazza, ma i due si accorgono che il gioiello č falso. La voglia di un benessere economico č comunque forte e decidono di rubare il riso stipato nei magazzini; Silvana allaga la risaia per creare un diversivo e distrarre l'attenzione da Walter, ma tutti i lavoranti intervengono prontamente per salvare il raccolto, e giunge anche la polizia che in un conflitto a fuoco uccide Walter. Silvana disperata si uccide.
Nel 1949 il Neorealismo č al massimo della sua espressione e Riso amaro si colloca perfettamente in questo ambito. Il regista affronta temi socialmente scottanti: il mondo č quello dei lavoratori agricoli, stagionali, in particolare quello delle mondine; lavoro duro e faticoso, mal retribuito, spesso pagato in natura. Le donne lottano in difesa del proprio lavoro, ma anche dei propri diritti: l'orario, il salario minimo, la propria dignitą spesso calpestata dal padrone o dai caporali. In questo mondo di forti tensioni sociali, De Santis inserisce una vicenda che, fu detto in modo certo non benevolo, era da fumetto, rotocalco. E' interessante al riguardo l'intervista rilasciata a Guido Michelone dal regista nel 1996 ( intervista ).
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