I film di Pier Paolo Pasolini

Il gobbo (1960)

 

Regia: Carlo Lizzani

 

Attori: Gerard Blain, Anna Maria Ferrero, Bernard Blier, Ivo Garrani, Nino Castelnuovo, Pier Paolo Pasolini

 

" Fu il produttore Dino De Laurentiis a farmi conoscere Pasolini, quando mi suggerì la sua collaborazione per realizzare un film su 'er gobbo del Quarticciolo', un piccolo gangster di una borgata romana tra la via Tiburtina e la via Prenestina, la cui vicenda fece molto scalpore nell'immediato dopoguerra a Roma.

Siccome si parlava molto di Pasolini per il successo dei suoi libri di ambiente e sottoproletariato romani, gli venne chiesto di dare una mano alla stesura della sceneggiatura de Il gobbo che vedeva già impegnati Luciano Vincenzoni e Ugo Pirro.

Nel corso della scrittura ci furono degli scontri, sia per la differenza di carattere con Pirro, meridionale e sanguigno, sia perché non c'era l'accordo su certe svolte che Pasolini voleva dare al racconto. Poi tutto si ricompose, tant'è che nessuno dei due ritirò la firma dal film.

Nel corso della sua collaborazione, osservandolo e vedendo la fisionomia, mi parve adatto per interpretare il personaggio di Leandro, detto 'er monco', un ex partigiano della stessa borgata del 'gobbo', che, torturato dai nazifascisti, ha perso la mano.

Nel film Pasolini è un personaggio di una certa rilevanza, un po' l'antagonista del 'gobbo', anche lui un ex partigiano. Dopo la Resistenza, il 'gobbo' con i suoi vent'anni e i suoi sogni, vuole realizzare nella borgata la sua utopia, cioè tutto e subito. E quindi diventa una specie di Robin Hood: sequestra camion dei borsari neri e distribuisce la farina alla gente del Quarticciolo, vuole riscattare le prostitute. Tutte azioni che lo collocano fuori della legge, mettendolo in contrasto con i partigiani che, più maturi di lui, si danno alla pratica politica. Invece il 'monco' è ben oltre la legge, non gli importa nulla, lui stesso sfrutta le prostitute. Insomma un personaggio piuttosto spietato e abietto, alla fine un rivale del 'gobbo' perché gli sottrae terreno sotto i piedi, passando poi con la malavita " [31].

 

 

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