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Trama:
è la storia di una
famiglia milanese composta dai genitori, Lucia e Paolo, due
figli studenti, Pietro e Odetta, e dalla serva Emilia. Queste
persone conducono l'esistenza di una qualunque famiglia borghese
fino a quando non vengono messe in crisi da un evento
apparentemente innocuo eppure sconvolgente: l'arrivo di un
ospite, un personaggio dai dati anagrafici quanto mai vaghi e
allusivi. lmprovvisamente i cinque membri della famiglia sono
conquistati dall'ospite misterioso; e questi non rifiuta di
avere rapporti sessuali con ciascuno di essi. Allorquando egli
se ne va, la vita non riprende il suo corso normale: Odetta
finisce in una casa di cura; Pietro si dà alla pittura, ma
poiché non ha una sincera vocazione si perde in un astrattismo
assurdo; Lucia, la madre, si avvilisce in uno sfrenato erotismo;
Emilia ritorna alla casa paterna dove, ammutolita, viene
ritenuta dai paesani come l'espressione di una religiosa
santità. Infine il padre, Paolo, regala la sua fabbrica agli
operai, poi alla stazione centrale si denuda completamente, e lo
si vede in ultimo vagare in un deserto.
"Per Teorema,
presentato alla Mostra di Venezia nel 1968, piovvero su Pasolini
critiche feroci sia da parte della sinistra, che sostenne che si
trattava di un film reazionario, oltre ad accusare Pasolini di
misticismo, sia dalla destra, che proclamò il suo disgusto per il modo
in cui nel film si affrontava il tema della sessualità. La verità era
che né la destra né la sinistra compresero allora, neppure
marginalmente, gli intenti dell’autore: rappresentare la totale e
irrimediabile perdita di identità della borghesia nel momento in cui
essa si avvia – dopo essere entrata in contatto con un 'Altro', del
tutto estraneo alle certezze prefabbricate, indelebili e indistruttibili
dalla 'ragione dominante' – a una presa di coscienza che non può che
svelare drammaticamente il 'vuoto', l’impotenza, la 'non esistenza' che
costituiscono l’essenza stessa della borghesia...
L’Ospite che giunge nella
villa della famiglia borghese, e che determina in ciascuno dei
componenti di quella famiglia una crisi profonda, una totale perdita di
identità, appunto, non ha qualità sovrumane, tanto meno rappresenta
un’allegoria divina come qualche commentatore ha voluto intravvedere. È
semplicemente il suo essere 'Altro' rispetto alla logica borghese... che
conduce alla perdita di identità tutti i membri della suddetta famiglia,
e all’irrecuperabile 'deserto' che ne consegue".
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