Anna Magnani

L'onorevole Angelina (1947)

Regia: Luigi Zampa

 

 

La Trama: Angelina (Anna Magnani) è una popolana di Pietralata, sobborgo alla periferia di Roma, moglie di un vicebrigadiere di Polizia e madre di cinque figli. I tempi sono duri e Angelina si trova ogni giorno a dover risolvere il grave problema dell'esistenza. Non bastano la miseria e la carestia, bisogna anche lottare coi bottegai: quando il fornaio le nega la pasta per venderla alla borsa nera, è lei a guidare le compagne all'assalto dei magazzini; quando l'inondazione rende inabitabili le misere catapecchie di Pietralata, Angelina guida gli sfollati ad occupare i palazzi del loro padrone di casa, noto speculatore edilizio. Così Angelina diventa popolare: le donne della borgata ne vogliono fare una deputata e la convincono a fondare un partito. Sfida la Polizia e viene arrestata; quando esce di prigione, il popolo l'acclama di nuovo, ma lei ne ha abbastanza; ha imparato che la miglior politica una donna la fa in casa propria, educando i figli, insieme al marito.

 

Film ai primi posti nella graduatoria degli incassi nella stagione 47-48 e Nastro D'Argento quale Migliore Attrice e Coppa Volpi al Festival di Venezia alla protagonista.

 

 

 

 

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Film femminista ante litteram: Germi sa cogliere l'anelito di riscatto che, sopratutto in quegli anni, darà alle donne una maggiore consapevolezza dei loro diritti e del loro ruolo nella società; con un finale però che ricade nel 'tradizionale' con la conferma del ruolo della donna che ritorna alla casa e ai valori familiari..! Ma è un finale che potremmo definire realista, così come è realista la vicenda [vedi neorealismo_pagina035 ], ispirata da un fatto realmente accaduto.

Le donne italiane sono state ammesse al voto politico solo dal giugno del 1946 e ciò apre di fatto una prospettiva che fino ad allora poteva essere solo una speranza: anche una donna si può fare portavoce di esigenze comuni e, perchè no, portare queste istanze in sede politica, diventando Onorevole. Angelina, la Magnani, donna del popolo, si immerge anima e corpo in questo progetto; è intelligente, abile, di grande intuizione, e bene rappresenta le esigenze elementari e reali di tutte le donne come lei e di tutte le famiglie del popolo cui appartiene: il pane e la casa innanzitutto. Ma Angelina è anche una moglie fedele e una madre affettuosa e non può, e non vuole, che la vita familiare vada in crisi per un cambiamento di tale portata; potremmo dire, a posteriori, che i tempi non sono ancora maturi. E fa un passo indietro.

 

 

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