Anna Magnani |
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Bellissima (1951) Regia: Luchino Visconti
La Trama: Maddalena, moglie d'un capomastro, ha un'unica figlia, Maria, una bimba di otto anni, che adora. E' una bimba bellissima e la mamma vorrebbe per lei uno splendido avvenire; così quando la Stella Film bandisce un concorso per un ruolo in un film, riservato alle bambine , Maddalena decide di far partecipare Maria alle audizioni, nonostante le obiezioni del marito. Il giorno del provino, a Cinecittà, Maddalena s'imbatte nell'aiutante del regista che in cambio del suo aiuto, riesce a estorcerle le ultime cinquantamila lire. Ma quando arriva il momento del provino e nella sala viene proiettata l'immagine della piccola Maria, il regista e gli aiutanti, nel vederla così imbarazzata e goffa, scoppiano in una risata. Maddalena esplode e, dopo aver fatto una violenta scenata, si porta via la bambina. Le illusioni sono ormai finite, ma la felicità familiare è riconquistata.
Foto 35x50
Nastro d'Argento 1952 alla Migliore Attrice Protagonista per Anna magnani
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Un servizio apparso su un quotidiano dell'epoca riportava che la trama aveva origine da un fatto realmente accaduto circa un anno e mezzo prima, quando il regista Blasetti, che cercava una bambina per il suo film Prima Comunione, ebbe a che fare con una madre che voleva a tutti i costi imporre la sua figlioletta come protagonista, dicendo a tutti che era bellissima [Leo Pestelli 'Stampa Sera', 21 luglio 1951].
"Film disperante e grottesco sul falso mito del cinema che utilizza ironicamente come colonna sonora ' l'elisir d'amore' di Donizetti. Anche, se non soprattutto, un film feroce sulla 'filosofia' del neorealismo: qui la rappresentazione del popolo è piena di contraddizioni, realizzata con l'occhio impietoso di chi sa che i sogni sono destinati ad infrangersi di fronte alla ferocia della realtà" [Paolo Mereghetti 'Il Mereghetti 2000' Baldini e Castoldi 1999].
"Visconti scopre in Bellissima una Magnani inedita, che oltrepassa, e di non poco, quella rosselliniana di Roma città aperta .... Bellissima è il film su un personaggio proprio perchè è storia di una crisi non delle consuete, crisi più o meno da casi clinici; e appunto perchè storia di una crisi, e di una crisi risolta, è anche film di ambiente " [Guido Aristarco, "Cinema" n. 78, 15 gennaio 1952].
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