Neorealismo e dintorni

Avanti a lui tremava tutta Roma (1946)

Regia: Carmine Gallone

 

La Trama: Roma, primi mesi del '44, durante l'occupazione tedesca; due cantanti lirici, tra loro innamorati, sono attivi nelle file della resistenza. Il tenore, Franco, oltre ad ospitare in casa un amico musicista, ebreo polacco, nasconde in un sotterraneo della propria villa, dopo averlo sottratto alla cattura della gestapo, un soldato paracadutista inglese, che in contatto con la resistenza romana deve preparare l'ingresso in città degli alleati. La compagna, Ada, non è a conoscenza di ciò e una sera, accompagnata a casa da un ufficiale tedesco, gli consente inconsapevolmente di scoprire il nascondiglio. Mentre Ada e Franco sono impegnati con una rappresentazione della Tosca di Puccini a teatro, i nazisti aspettano la fine dell’opera per arrestare Franco. Contemporaneamente, mentre la Tosca va in scena, le maestranze del teatro organizzano, con un astuto stratagemma, la fuga dei due cantanti, che avviene alla fine dello spettacolo.
Mentre i due sono nascosti in un sicuro rifugio gli alleati entrano a Roma e la città viene finalmente liberata.

 

Il film è un remake del precedente O' sole mio di Giacomo Gentilomo del 1945; tratto, sembra, da una storia realmente accaduta: un paracadutista americano, nascosto a Napoli dalla Resistenza locale, invia messaggi in codice agli alleati.

 

Il regista in questo film riesce a fondere alcuni temi cari al Neorealismo (l'attività clandestina, l'occupazione tedesca, il collaborazionismo e la resistenza) con la sua ispirazione lirico-operistica che lo porterà, nei lavori successivi, a sviluppare un nuovo genere cinematografico, il film-opera. Questa realizzazione è quindi una sorta di compromesso dettato dalle esigenze del momento: accoglie l'onda neorealista ma la stempera in una scena da melodramma, più popolare.

Va sottolineato che la tematica neorealista è rappresentata in maniera alquanto insolita ed originale, con un intreccio tra finzione e realtà di grande effetto; la finzione è quella sul palco con la morte di Mario Cavaradossi, l'uccisione del barone Scarpia, capo della polizia papalina, "avanti a cui tremava tutta Roma", e il suicidio di Tosca; la realtà è quella della vita quotidiana piena di pericoli per tutti coloro che si impegnano per la libertà: i due cantanti, l'ebreo polacco, il soldato inglese, simboli questi di classi eterogenee ma accumunate dal comune obiettivo di lotta al nazi-fascismo.

 

 

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