Neorealismo e dintorni

Scuola elementare (1954)

Regia: Alberto Lattuada

 

Questo film di Lattuada si può annoverare tra quelli  prodotti sulla scia del Neorealismo, pur non rispettandone tutti i canoni; d'altra parte non va dimenticato che il regista è uno di quelli (con Rossellini, De Sica, Visconti, solo per citare i più grandi) che hanno vissuto in prima persona il periodo "d'oro" del cinema neorealista, con film quali Il bandito (1946), Senza pietà (1948) e Il mulino del Po (1949). In Scuola elementare c'è un elemento di continuità con i precedenti film, costituito dalla rappresentazione della vita quotidiana e delle aspirazioni che la nuova società sollecita: il periodo postbellico caratterizzato da povertà, truppe d'occupazione, rovine nelle città tutte da ricostruire, ma anche fiducia e volontà di ripresa, è passato; siamo alle soglie del boom economico, le aspirazioni degli italiani cambiano e il regista coglie alcuni di questi cambiamenti.

 

 

 

 

Manifesto 100x140

La trama: la vicenda narrata è quella di un insegnante di scuola elementare che, vinto un concorso, si trasferisce entusiasta da un paesino del Sud a Milano, per insegnare; nella scuola ritrova nel bidello un suo vecchio amico che gli offre ospitalità. C'è anche una giovane insegnante, da poco uscita da una delusione amorosa, che il maestro aiuta a ritrovare fiducia in sé stessa e di cui si innamora. Ma questi entusiasmi da piccolo provinciale vanno ben presto incontro a delusioni: la ragazza si allontana per un nuovo lavoro, offerto da una casa di moda, e il maestro con l'amico bidello, che da tempo sogna di far fortuna in affari, rischia di perder tutto e di ritrovarsi sul lastrico.

 

Lattuada tocca il problema dell'emigrazione tra Sud e Nord che esploderà negli anni seguenti, ma sopratutto dedica la sua attenzione al cambiamento di alcuni valori fondamentali dell'uomo provocato dal passaggio da una realtà di provincia a Milano, città simbolo del progresso, sintesi immediata, questo passaggio, dell'evoluzione in corso nella società che riscrive i progetti di lavoro e di vita di ciascuno.

 

 

Locandina 33x70